Basilica Santa Maria dei Miracoli
Il Santuario della Madonna dei Miracoli (Santa Patrona della città insieme a San Riccardo) è un riferimento fondamentale di religiosità per la città di Andria fin dal 10 marzo del 1576 quando fu scoperto l’affresco della Madonna.
La porta principale d’ingresso al Santuario ha gli stipiti realizzati con un “sol pezzo di pietra da taglio, i quali con la cornice superiore, e con l’immagine di Maria scolpita a basso rilievo, presentano un accuratissimo e bel lavoro di scalpello” come afferma lo storico Mons. Merra.
L’interno del Santuario presenta tre livelli con tre Chiese: quella superiore a tre navate, con un pregevolissimo soffitto ligneo a cassettoni e l’altare maggiore di marmo policromo del XVIII secolo, proveniente dalla demolita Chiesa delle Benedettine; quella intermedia intitolata alla Crocifissione, interamente affrescata con soggetti della Passione e della Crocifissione di Cristo i cui simboli sono presentati da angeli dipinti sui pilastri, recentemente restaurata e ricondotta al primitivo splendore; quella inferiore dove si trova la grotta con l’immagine della Madonna.
Il Santuario a retro prospetto confina con la lama denominata Santa Margherita e, lateralmente, confina con il Monastero benedettino del Settecento (ora sede della Provincia BAT e dell’Istituto tecnico Agrario): questi tre complessi monumentali architettonici e naturalistici, unitamente presi, costituiscono senza dubbio “il bene culturale più importante che la città di Andria possiede dopo il Castel del Monte” per i suoi aspetti significativi di tipo naturalistico, archeologico, per la testimonianza di civiltà rupestri proprie dei terreni carsici, per l’aspetto geologico e l’aspetto artistico - architettonico che fa capo ai due grandi complessi della Basilica e dell'ex Convento.
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